5d. I suoni degli anni Novanta: autenticità ed espressione personale

(iv) Sonia M'Barek: Tawshih e Takht

Come Lotfi Bushnak, Sonia M'Barek è una star popolare dei media, nota per le sue interpretazioni solistiche del ma'luf. La sua voce si ascolta quotidianamente sulla radio tunisina e il suo nome era conosciuto da tutti gli autisti dei taxi che ho preso a Tunisi. Nata a Sfax nel 1969, M'Barek ha studiato al conservatorio nazionale, e fra i suoi insegnanti vi sono stati Tahar Gharsa e Salah el-Mahdi. Ella sostiene di essere altamente selettiva nella scelta del suo repertorio, concentrandosi sui canti tradizionali egiziani e tunisini, compreso il ma'luf, e sulle canzoni nuove di un ristretto gruppo di compositori tunisini. I suoi gusti musicali, spiega, riflettono la sua personale identificazione con la cultura e la storia tunisine, ed ella considera il ma'luf una parte importante di tale identità. M'Barek è altrettanto selettiva in materia di luoghi di esecuzione: evita gli hotel, i matrimoni e le altre cerimonie private e si esibisce soltanto in concerti pubblici, dove la musica è prodotta "per l'ascolto". Al pari di Boushnak, M'Barek sostiene di avere un suo stile vocale che non è influenzato da nessuno in particolare. Ella conviene che, a differenza di Tahar e Zied Gharsa, il suo stile non sia propriamente tunisino; piuttosto, personalizza il ma'luf, cantandone i brani a suo modo.

Nel 1997, M'Barek ha inciso una cassetta, prodotta dallo CMAM, intitolata Tawchih (alla lettera, ornamento) nella quale presenta un estratto di venti minuti dalla nubat al-asbain (waslat al-asbain), una sequenza di muwashshahat dal ma'luf in maqam sikah, dei brani degli antichi compositori del Rashidiyya, Shaykh Khemais Tarnane e Muhammad Triki, e uno nuovo canto del giovane compositore tunisino Abdelhakim Belgaied. In questa cassetta, la voce agile, corposa, e carezzevole di M'Barek's viene controbilanciata da una leggera strumentazione di violino, nay, 'ud, qanun, violoncello, riqq e darbukka; come Bushnak, ella canta senza coro.

Tawchih è stato distribuito in compact disc nel 1999 dal Club du Disque Arabe (Artistes Arabes Associes). Nello stesso anno, la World Network ha prodotto Takht (letteralmente piattaforma, il termine usato per designare il gruppo tradizionale degli strumenti solisti nella musica araba urbana). In Tawchih M'Barek presenta la stessa impostazione di Tawchih, in una registrazione dal vivo nel corso di un concerto alla WDR-Funkhaus di Colonia, nel giugno del 1998. Oltre al brano di Belgaied e all'estratto della nubat al-asbain contenute in Tawchih, Takht comprende interpretazioni solistiche di waslat al-sikah, al-kurdi e al-hsin, un samai (un genere strumentale di derivazione ottomana), e un canto nuovo del compositore tunisino Muhammad Mejri.


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Muwashshah. Wasla al-asba'in."
Sonia M'Barek - Takht
(mp3 file, 406 kb, 1.41 min)

Sonia M’Barek

I compact disc di M'Barek, con i titoli in inglese e le ampie note in francese e inglese (Tawchih) e in tedesco, francese e inglese (Takht), sono chiaramente destinati ad un pubblico straniero, non arabo. M'Barak vede il suo futuro artistico nella world music che dal suo punto di vista considera il concetto di 'autenticità' nel senso di "musica che riflette il carattere di un popolo o di un luogo particolare". Criticata da alcuni puristi tunisini per la sua impropria pronuncia dei testi e la sua espressività esagerata, M'Barek ha riscosso un notevole successo all'estero. Non soltanto le piccole dimensioni del gruppo di solisti sono più pratiche e più commercialmente gestibili per i tour all'estero, ma, paradossalmente, le chiare testure solistiche degli strumenti che per la maggior parte sono arabi e l'espressivo seppur inautentico stile vocale di M'Barek sono più attraenti per l'estetica musicale occidentale rispetto alle grandi orchestre e ai cori occidentalizzati del Rashidiyya e degli ensemble di istituzioni analoghe.


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