4. Dall'identità musicale alla costruzione di una identità sociale.
 

I giovani nati dall'esperienza dell'immigrazione dei loro genitori sono spesso indicati dai mass-meida e dai sociologi francesi come un esempio di double culture (Tribalat 1995; Lepoutre 1997; Manço 1999), poiché ritengono i beur sospesi tra il retaggio culturale dei loro genitori e il mondo francese. Da un lato, le famiglie vorrebbero reinserire i figli – soprattutto le ragazze – in Algeria e nella sua cultura, dimenticando lo stretto legame di questi giovani con la Francia; dall'altro lato, la Francia vorrebbe risolvere la question beur attraverso la loro assimilazione in un accettabile compromesso sociale. 

I beur non accettano nessuna di queste due opposte soluzioni poiché essi si considerano caratterizzati da un'identità culturale differente sia dall'identità degli algerini sia degli immigrati e anche dei francesi. Comunque, si considerano pur sempre dei francesi in quanto ritengono che la società francese sia composta anche dai beur-francesi. La musica raï allora – specialmente quella suonata dai beur – diventa un punto essenziale per l'affermazione della stessa culture-beur nella società. Dagli anni '90 i giornali, le televisioni, i programmi radio e addirittura il cinema stesso dedicano maggior attenzione a quest’ultima. Infatti la cultural mobility sta assorbendo l'espressioni culturali dei beur, così le major record companies mettono a disposizione gli spazi necessari alla loro affermazione, anche attraverso la stereotipata immagine del buon beur a cui il raï a contribuito con musicisti come Faudel. 

Il concetto del buon beur, in altre parole, il beur che è socialmente accettabile – concetto spesso associato al cantante di raï – permette ai jeunes issus de l'immigration d'oltrepassare le preoccupazioni e paure dei giornali e dei francesi. Così la musica raï dona ai beur un immagine positiva e alla moda. Pur non essendo un riconoscimento ufficiale dell'identità dei beur da parte della società francese, c'è una accettazione dell'esistenza di uno stile beur di cui il raï-beur è l'espressione positiva, spesso in opposizione alla negativa immagine attribuita alla musica rap. 

Conseguentemente, il sound group dei beur correlato alla musica raï non solo esprime una identità musicale – come pure fa quello degli immigrati algerini – ma anche, partendo da questa identità, ne ha affermata una sociale. Qui è importante dimenticare la classica visione dei beur quali possessori di una double culture. Preferisco in questo caso usare il concetto di una identità e una cultura in-between (Bhabha 1996). 

Nella double culture il conflitto tra due culture differenti impedisce la completa espressione di un'identità propria permettendo solamente la scelta di alcune particolari caratteristiche da una delle due. Al contrario l'identità in between permette di attraversare i confini tra le due differenti culture – in questo caso algerina e francese – producendo così una nuova identità, poiché "the space in-between posses the qualities of transit: one gains entrance to it or cross a threshold at its boundaries; exchange of language, of songs, of culture-defines those boundaries by transgressing them" (Bohlman 1997). 

La musica raï, grazie alla sua eterogeneità, al suo legame profondo con i processi di musical transculturation, permette questo 'attraversamento' di confini tra le due culture, francese ed algerina, e così il 'raï in-between' diviene esso stesso un importante strumento per mostrare questa nuova identità all'interno della società francese. Ad esempio, nella musica raï di Faudel la cultura algerina e francese sono 'attraversate' allo scopo di produrre un nuovo stile di raï; Faudel recupera il prefisso cheb che Khaled, nato in Algeria, ha deciso di non usare più. Allo stesso tempo, però, Faudel riferisce ai giornali che egli si sente francese o più esattamente un beur francese, canta in algerino ma talvolta anche in francese, i suoi album – a differenza dei cantanti raï immigrati quali Khaled e Mami – hanno le traduzioni dei testi, Faudel riprende i testi e la musica della terra dei suoi genitori ma li trasforma attraverso la cultura musicale delle banlieue

Cheb Khada, Halek  (mp3 file, 50 kb, 0.25 min)

Grazie al suo successo, altri giovani beur stanno tentando la stessa carriera, e le record companies stanno cercando nuove voci. Dunque per i beur la musica raï non è solo un esperienza estetica e musicale ma anche una possibilità di un mutamento di status sociale. Per questa ragione anche i pochi beur che mi hanno comunicato di non amare la musica raï non di meno considerano questo repertorio un aspetto positivo per i tutti loro. 

Va notato infine che la politica di cultural mobility delle record companies sta direttamente trasformando la musica raï, assorbendo la cultura beur all'interno delle leggi di mercato. In questo modo lo strumento di identità culturale raï-beur sta perdendo per alcuni beur la funzione di 'attraversamento' dei confini e di rappresentante dell'identità. Perciò alcuni beur stanno cercando nuove sperimentazioni musicali che fino ad oggi sono ancora lontane dalla politica delle record companies


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